Lupin III serie 2 DVD 01 - Lupo-a.it

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Lupin III serie 2 DVD 01

Serie 2 > da 01 a 10

Serie II file 1

Come ben sanno tutti i suoi fan, Lupin III è protagonista, oltre che d'innumerevoli lungometraggi, di ben tre serie televisive. La seconda delle quali, del 1977, è composta da 155 episodi e s'intitola Shin Lupin Sansei, letteralmente “Il nuovo Lupin Terzo”. Questa serie, che in Giappone è stata mandata in onda cinque anni dopo la fine della prima, nel suo primo episodio fa coincidere il tempo reale col tempo della narrazione, spiegando che i personaggi non si vedono da un lustro.
Il primo episodio, dal titolo significativo
“Il ritorno di Lupin III”, si apre con un breve incipit che fa la presentazione dei tre “soci” del simpatico ladro, mostrandoli intenti nelle loro abituali occupazioni: Goemon affronta degli avversari con la spada, Jigen spara a dei bersagli, Margot (il nome italiano dato a Fujiko) prende il sole in spiaggia, corteggiata da mille ammiratori. Il trio è pronto a riunirsi con l'anima del gruppo, l'istrionico Lupin, che invia a tutti un messaggio, fissando l'appuntamento su una nave da crociera, sulla quale, guarda caso, farà capolino anche un altro personaggio indispensabile nell'economia narrativa dell'avventura: l'ispettore Zenigata. Ben presto, tuttavia, si scopre che tali messaggi sono fasulli, proprio come quelli ricevuti da Lupin e Zazà. Tuttu il gruppo è stato attirato sulla nave da un vecchio nemico, Mister X, che intende vendicarsi di torti passati. Ma tale vendetta, tutto sommato, passa in secondo piano rispetto all'importanza della riunione, al ritorno in scena di Lupin, pronto a gettarsi in mille nuove e rocambolesche imprese la cui realizzazione è affidata a un team completamente differente da quello della prima serie.segnalare in particolare il character designer Takeo Kitahara, che punta su un Lupin dalla giacca rossa, un Jigen decisamente più gioviale e ciarliero e, soprattutto, su una Margot sempre più sexy, dalle curve irrobustite e dagli atteggiamenti provocanti.
Comunque sia, tutti sono pronti a tornare in azione e lo scontro con Mister X non è che la prima prova da superare. Nel secondo episodio,
“Ricco tramonto a Rio”, ci si immerge in atmosfere brasiliane, fatte di calcio, belle danzatrici e assolate spiagge. Ma la banda non si è recata sul posto a scopi turistici, bensì per trafugare l'incasso del botteghino di una importante partita di calcio e farla di nuovo in barba all'inseguitore di sempre, l'inossidabile Zazà.
E via con il prossimo piano. Cambiato continente e obiettivo, in
“L'eredità di Hitler”Lupin intende mettere le mani sul leggendario tesoro del dittatore nazista, sparito nel nulla dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Per raggiungere il suo scopo dovrà però recarsi nella Germania dell'Est, oltre il muro di Berlino (già, perché a fine anni Settanta l'Europa era ancora divisa), tra poliziotti diffidenti e militari pronti a sparare al primo sospetto.
Ancora un cambio di scenario con il quarto episodio,
“Il mostro del lago”, ambientato a Lochness, in Scozia, nel cui lago si dice nuoti Nessy, dinosauro sopravvissuto alle ere passate. Verità o leggenda? Toccherà alla gang di ladri scoprirlo.
Si torna al classico bottino in
“Come trasportare i lingotti d'oro”, episodio incentrato su un furto di metallo prezioso da una banca svizzera. Lupin collabora con il direttore della medesima banca, vero artefice del piano, per poi scoprire che l'uomo sta tentando di truffarlo grazie a un originale trucco.
Infine, nel sesto e ultimo episodio di questo DVD, dal titolo
“La fabbrica del terremoto”, Lupin e compagni giungono in Italia, pronti ad accaparrarsi i soldi di un riscatto, destinati al dottor Paolo, sorta di scienziato folle che minaccia di provocare terremoti se non otterrà quanto richiesto. Insomma, Brasile, Germania, Scozia, Italia, il ladro in giacca rossa è diventato un vero e proprio giramondo, tanto da poter diventare lo sponsor di qualche agenzia di viaggio. Chissà che in Giappone qualcuno non ci abbia già pensato…

Il regista

Shigetsugu Yoshida : è un veterano degli anime di Lupin III. Oltre a essere uno dei registi della seconda serie televisiva dedicata al personaggio, è stato anche assistente alla regia nel film Il castello di Cagliostro (1979), regista della terza serie televisiva (1984) e co-regista del lungometraggio La leggenda dell'oro di Babilonia (1985). Al suo attivo ha però anche molte altre serie televisive, alcune delle quali veri e propri capisaldi dell'animazione nipponica. Per esempio Ore Wa Teppei (“Io sono Tappei” del 1977), storia di un teppistello che si dimostra particolarmente abile nel kendo. In Ohayo Spank (“Hello SPank”, del 1981) è un buffo cane a finire sotto i riflettori. Con Lady Georgie (1983) tocca alle tematiche sentimentali, ma dai risvolti drammatici, grazie alla storia di un'orfanella nata in un manga di Man Izawa e Yumiko Igarashi.

Colpi di genio

I migliori furti di Lupin III

Nel secondo episodio della seconda serie di Lupin III, dal titolo “Ricco tramonto a Rio”, l'obiettivo del colpo è abbastanza semplice, ma il piano e la sua messa in atto sono al contrario complessi ed estremamente audaci. Lupin e soci intendono rubare l'incasso di una partita di calcio, che si terrà nello stadio brasiliano Maracanà, stimato in circa mezzo milione di dollari. La parte più difficile non consiste nel rubare il denaro, ma nel trarsi in salvo sfuggendo alla polizia e all'inossidabile Zenigata. Per questo Lupin, Jigen e Goemon danneggiano la famosa statua del Cristo, posta sulla cima del colle del Cordovado. Fanno apparire l'episodio un incidente, dovuto alla guida in stato di ebbrezza, ma il loro vero obiettivo è farsi arrestare dalla polizia locale. Mentre si trovano in una cella di massima sicurezza, continuamente sorvegliati tramite una telecamera, preparano la mossa successiva. Con l'aiuto di Margot, travestita da inserviente, collocano nella cella un proiettore che trasmette le loro immagini su un pannello posto davanti alla telecamera. I secondini credono quindi che i tre siano ancora nelle loro brande, mentre invece evadono e si recano allo stadio per compiere il progettato furto. La successiva parte del piano prevede che i tre rientrino in prigione senza essere notati, e quindi senza essere sospettati del furto, ma Zenigata intuisce il trucco: piomba nella cella vuota, si fionda sulle loro tracce. Il trio di ladri deve quindi mettere in atto una contromossa di emergenza. Il bottino è stato nascosto all'interno della Statua del Cristo, che viene legata a un elicottero e sollevata in volo, per sfuggire ai tutori dell'ordine. Ne deriva una spericolata fuga aerea, con inseguimento da parte di elicotteri della polizia, in cui Lupin riesce comunque a trarsi in salvo. Dalla statua danneggiata, però, fuoriescono le banconote del bottino, che svolazzano sopra Rio per cadere infine sulla città come tanti coriandoli. Quel denaro è insomma perduto e, nonostante il colpo sia inizialmente riuscito, una volta tanto il simpatico ladro esce sconfitto dallo scontro con il suo eterno rivale Zenigata.

La statua del Cristo

Sul colle del Cornvado (709) metri, che si erige su Rio de Janeiro, si trova la statua del Cristo Redentore. Alta oltre trenta metri, rappresenta il Cristo a braccia aperte ed è ormai un simbolo della città e del Paese, oltre che del calore del popolo brasiliano, che accoglie a braccia aperte i visitatori. Il monumento è stato progettato dallo scultore francese Paul Landowski, con la supervisione dell'ingegnere locale Heitor da Silva Costa, mentre dal punto di vista finanziario un consistente aiuto è venuto dal Vaticano. La struttura è stata sviluppata in calcestruzzo, anziché in acciaio, perché questo materiale è più adatto a strutture a forma di croce. Il monumento è stato inaugurato il 12 ottobre 1931 dall'ex presidente Getùlio Vargas in una grande e sontuosa cerimonia. Si può giungere alla statua attraverso una linea ferroviaria che collega la statua alla città di Rio de Janeiro.

 

Parola di Lupin

“Più difficile è il bersaglio, più soddisfazione c'è nel colpirlo.”

“Mi vergogno a farmi vedere tutto nudo…”

Il mondo di Lupin

In Giappone sono molto diffusi i candy toys, piccoli gadget venduti assieme a caramelle o minuscoli dolciumi. In realtà si tratta di prodotti diretti più a un pubblico di adulti, o di fan di manga e anime, che non ai bambini o agli acquirenti di generi alimentari. I candy toys si appoggiano a una catena distributiva particolare: i negozi aperti 24 ore al giorno. Via di mezzo tra il negozietto di quartiere e il supermercato all'occidentale, questi micro centri commerciali sono diffusissimi e legati a grosse catene. È principalmente sui loro scaffali che ci si può imbattere nelle scatolette dei candy toys. In realtà è dal Dopoguerra che ai dolciumi vengono allegate piccole sorprese per i bambini, ma oggi la produzione si è fatta molto più vasta e sofisticata. Non solo, ormai il giocattolo vale molto più del candy, che è solo un pretesto per vendere il pupazzetto. A volte, quindi,questi gadget sono distribuiti anche nei negozi di giocattoli, che beneficiano di serie autonome. Di solito i candy toys vengono venduti all'interno di coloratissime scatoline di cartone, dedicate genericamente alla serie, ma che non visualizzano un soggetto in particolare. In altre parole, solo aprendo la scatola si scopre quale personaggio vi è contenuto, quindi entra in campo l'elemento casualità. Ne consegue che per ottenere una serie completa può essere necessario comprare molte scatole o fare scambi con gli amici. Tra le moltissime serie, ve ne è una dal titolo Monkey Punch Girls Collection Cuties, dedicata a sei personaggi femminili creati dal papà di Lupin III. Si tratta di figurini, già assemblati e dipinti, alti una decina di centimetri e commercializzati dalla Yamato, una ditta nipponica specializzata in miniature. Le ragazze in questione sono quelle tipiche di Monkey Punch, sensuali e aggressive, formose e amiccanti, protagoniste anche di un illustration book dal titolo Cuties. I loro nomi sono Manami, Cindym, Reina, Jun, Naomi e Fujiko. Proprio così, l'amica/rivale di Lupin III è giustamente ospite, addirittura guest star, della collezione, in elegante e scollato abito bianco e con pistola alla mano. Sexy e letale proprio come la sua versione animata.

 

Un calciatore animato

Pelé, il calciatore brasiliano ancora oggi considerato tra i migliori campioni di questo sport, fa un'apparizione nella seconda puntata della seconda serie TV di Lupin III, nello stadio di Rio. Una leggenda del calcio a fianco di una leggenda degli anime.

Lupin contestatore

Negli anni Sessanta anche il Giappone fu scosso dalle contestazioni giovanili. Tra gli studenti era di moda leggere i manga di Lupin III, il cui anticonformismo e cinismo veniva interpretato come uno specchio del disagio sociale e culturale delle nuove generazioni.

 
 

Lupin da corsa

A quanto pare Lupin III è un assiduo frequentatore dei circuiti automobilistici. Nel suo esordio a cartoni, nella prima puntata della prima serie dal titolo “Trappola su quattro ruote”, il simpatico ladro si trova in un autodromo, alla guida di una Ferrari 312 B. nella dodicesima puntata della seconda serie, “Il Gran Premio di Montecarlo”, è il pilota di una macchina da corsa con un motore a 12 cilindri e 500 cavalli.

Il personaggio

Mister X è il capo dello Scorpione, la più grande organizzazione criminale del mondo. Questo criminale si era già scontrato con Lupin anni addietro, nientemeno che nella prima puntata della prima serie, quando aveva fatto costruire un autodromo e organizzato una corsa automobilistica con lo scopo di eliminare Lupin. Ma fu Mister X a uscire sconfitto dalla sfida, oltre che gravemente ferito. Attraverso sofisticati interventi si è dotato di un potentissimo corpo d'acciaio, resistente a lame e proiettili. Ora è pronto ad affrontare il suo antico nemico, che attira sulla sua lussuosissima nave da crociera. Collerico e spietato non ha però ancora compreso che Lupin è un uomo dalle mille risorse.

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